Martedì 19 Marzo 2024
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  • Vola solo chi osa farlo. - L. Sepúlveda.

TUTELA LEGALE. COSA E' ?

Molto spesso si rinuncia a far valere i propri diritti per paura di trovarsi in una situazione di svantaggio rispetto alla controparte, la quale può apparire in certi casi economicamente più forte e quindi con maggiori possibilità di successo. L’assicurazione di Tutela Legale comprende le coperture dirette a difendere gli interessi di una persona o di una impresa di fronte a svariati  eventi della vita personale o professionale. L’ oggetto della garanzia è rappresentato sia dal tradizionale elemento risarcitorio, che contraddistingue tutti i contratti di assicurazione e che nella fattispecie è dato dal rimborso delle spese legali e processuali, sia, soprattutto, dal servizio di assistenza e consulenza legale prestato dalla Compagnia .

L’Assicurazione di Tutela Legale permette di affrontare una controversia legale o un processo con la tranquillità di essere sempre e comunque difesi. Le prime forme di Assicurazione di Tutela Legale furono realizzate in Francia a cavallo del XIX e XX secolo . Si trattava di garanzie a beneficio di medici per la riscossione degli onorari  e per difenderli a fronte di loro eventuali responsabilità professionali. Ciò che è interessante far notare sul piano del diritto, è l’introduzione del principio che con l’assicurazione di tutela legale si possono garantire prestazioni non solo pecuniarie, ma anche di servizio.

L’Assicurazione di Tutela Legale è oggi regolamentata da una direttiva della CE, recepita in Italia nel 1991. Secondo il Legislatore, “ L’assicurazione di Tutela Legale è quel contratto di assicurazione con il quale l’assicuratore si obbliga a prendere a carico le spese legali e peritali, o a fornire prestazioni di altra natura, occorrenti all’assicurato per la difesa dei suoi interessi in sede giudiziale, in ogni tipo di procedimento , o in sede extragiudiziale , soprattutto allo scopo di conseguire il risarcimento dei danni subiti o per difendersi contro una domanda di risarcimento avanzata nei suoi confronti .”

ESEMPI DI POLIZZE A COPERTURA DEI RISCHI DI CUI SOPRA SONO LE SEGUENTI :

RISCHIO Penale – per coprire le spese legali in caso di procedimenti penali per reati colposi e dolosi .

Danni patrimoniali – per coprire le spese legali di controversie per presunti danni patrimoniali.

TUTELA Azienda – per coprire le spese legali delle varie controversie stragiudiziarie e giudiziarie in sede civile che possono incombere sull’azienda .

Prodotti per Manager – per le responsabilità che si hanno le conseguenze dei Suoi errori possono minacciare la sopravvivenza dell’azienda e anche la Sua stessa esistenza professionale . Le leggi e norme da rispettare sono una moltitudine ed è facile commettere illeciti senza neanche accorgersene. Pertanto , il rischio del Manager di doversi assumere delle responsabilità penali , ma anche civili personali, è in continuo aumento . 

Polizza controversie di lavoro di amministratori e dirigenti – per coprire controversie nascenti dal contratto di lavoro .

L'eliminazione del certificato e contrassegno - le problematiche burocratiche

La recente rivoluzione nel campo delle assicurazioni auto, che dallo scorso 18 ottobre ha portato alla cessazione dell'obbligo di esporre sul parabrezza il tagliando assicurativo, si scontra ancora con le solite problematiche burocratiche che limitano la piena efficienza della nuova normativa, tanto che il Ministero dell'Interno è dovuto intervenire con un'apposita circolare.

La vicenda è semplice: come ormai tutti sanno, dopo l'eliminazione del contrassegno cartaceo la copertura assicurativa di un veicolo è adesso comprovata dal certificato di assicurazione, che il conducente deve sempre portare con sé per esibirlo in caso di controllo. Contestualmente la copertura può essere verificata all'istante tramite una banca dati delle vetture assicurate istituita presso la Motorizzazione Civile. Eppure il Ministero dell’Interno consiglia vivamente di tenere in automobile anche l’attestazione di avvenuto pagamento del premio e la copia del contratto per non incorrere in spiacevoli sorprese. Si è scoperto infatti le “efficientissime” banche dati non sono ancora completamente aggiornate ed è sorto anche il problema delle compagnie che prorogano le coperture oltre al giorno di scadenza, aumentando la confusione.

Ci sono infatti alcune imprese d'assicurazione che consentono una estensione della copertura assicurativa per periodi di tempo superiori ai quindici giorni previsti per legge. Una circostanza che può creare discordanze tra la data indicata nel certificato e quella risultante dalle banche dati, inducendo le Forze dell’Ordine a elevare lo stesso la contravvenzione anche a vetture perfettamente in regola. Proprio per questo si consiglia di tenere in macchina non solo il certificato d'assicurazione (che è obbligatorio) ma anche altri documenti che attestino in maniera inequivocabile l'avvenuto pagamento della polizza.

Questo perché, rispetto alle informazioni risultanti nelle banche dati, i documenti rilasciati dalla compagnia assicurativa risultano sempre prevalenti. La norma prevede infatti che, in sede di controllo, se il certificato risulta scaduto mentre le banche dati indicano attiva la copertura, scatta un invito formale a esibire quanto prima il documento aggiornato. Viceversa, se le banche dati evidenziano un'irregolarità e la documentazione cartacea è invece a posto, fa sempre fede quest'ultima, senza che venga applicata alcuna sanzione o sia necessario presentare ulteriori documenti.

RC auto, in Italia le tariffe alle stelle producono 4 milioni di veicoli non assicurati

In Italia, secondo i recenti studi condotti da Aci, Ania e Ivass hanno calcolato in circa quattro milioni il numero di veicoli, tra auto, moto e scooter, che circolano privi di assicurazione obbligatoria. Una cifra intollerabile, corrispondente all’8% del parco circolante, che causa danni e frodi assicurative stimate in circa 2,8 miliardi di euro.
E a farne le spese, sono soprattutto gli assicurati virtuosi, costretti a pagare anche per conto gli evasori. Eppure,  il pesantissimo ammanco dovuto ai quattro milioni di veicoli senza polizza non basta a giustificare da solo l’inaccettabile caro-tariffe che in vent’anni ha portato la nostra RC auto a essere la più salata Europa. E questo nonostante il proliferare delle assicurazioni on line che, aumentando l’offerta, avrebbero dovuto di conseguenza “calmare” i prezzi.
Infatti, prima della liberalizzazione tariffaria del 1994, sotto il regime dei cosiddetti “prezzi amministrati” gli assicurati pagavano in media 700.000 lire all’anno (circa 391 euro di oggi) per assicurare un’auto di media cilindrata fino a 1.800 cc. Dodici anni dopo, nel 2006, il costo medio della stessa polizza per un auto di fascia media era già lievitato a 868 euro, con rincaro del 122%, per passare poi a 1.250 euro nel 2013, con un aumento di 889 euro (+180 %). In altri Paesi UE come Francia, Spagna e Germania, gli aumenti non hanno invece superato la soglia dell’87 %.
I costi medi delle tariffe RC auto in Italia sono quindi più che triplicati in diciannove anni, passando da 391 euro del ‘94 a 1.250 euro nel 2013. Il caro rc auto, è  anch’esso responsabile dei quattro milioni di veicoli non assicurati, che restano un pericolo per l’incolumità propria e dei terzi trasportati e danneggiati, a cui spesso neanche spetta il risarcimento dal Fondo Vittime della Strada.

IL RUOLO DEL BROKER (dal "Lloyd's Diary")

"Il primo dovere del broker è quello di rappresentare l'assicurato, di capire le sue esigenze, di sottoporre i suoi rischi alle Compagnie nel modo per lui più favorevole; di ottenere per lui le condizioni migliori al momento della stipulazione della polizza; e, in caso di sinistro, di interessarsi per la liquidazione, di incassare il denaro dalla Compagnia e di versarlo all'assicurato con tempestività. Il broker deve conoscere il mercato, essere capace di selezionare la Compagnia più adatta per ciascun rischio, avere sufficiente conoscenza del diritto per accertarsi che la polizza di assicurazione sia stipulata nella forma giusta; deve preparare la polizza e farla firmare dalla Compagnia, fornire il proprio aiuto e la propria guida nella preparazione e nelle trattative dei sinistri, e agire generalmente come filosofo e amico dei clienti che gli affidano i propri interessi."

GenialDenti di Genialloyd

Genialloyd, società diretta del Gruppo Allianz, propone un’interessante ed economica polizza che punta alla protezione dentale che permette di risparmiare sul costo del dentista, spesa che innegabilmente pesa un po’ troppo sulle nostre tasche.

L’assicurazione salute in questione si chiamaGenialDent, senza dubbio nome piuttosto evocativo, ed ha un costo totale di soli 119 euro all’anno; si tratta, nei fatti, di meno di 10 euro al mese.

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